Udo Lemke, i documenti


Udo Lemke, un sedicente studente di chimica tedesco, il 13 dicembre 1969 si presenta alla caserma dei carabinieri di piazza San Lorenzo in Lucina a Roma come testimone dell'ordigno scoppiato all'Altare della Patria. Ai carabinieri dice di aver riconosciuto gli attentatori del 12 dicembre indicandoli in tre siciliani che quindici giorni prima, a Catania, gli avevano offerto un lavoretto pagato anche bene: “Mettere delle borse in alcune piazze italiane e poi scappare”. Lemke sostiene davanti ai militari di aver capito che l'incarico era tutt'altro che legale e di aver quindi rifiutato scatenando l'ira dei siciliani che gli fecero capire chiaramente che era meglio che sparisse dalla circolazione. Cosa che Lemke non fece: andò a Roma a vivere con degli hippy che si erano accampati nelle catacombe dell'Aracoeli ai piedi del Milite Ignoto. E stava proprio lì quando scoppiò la bomba: uscì fuori e riconobbe i bombaroli mentre fuggivano a bordo di una Fiat 124 bianca. I carabinieri, invece che ringraziarlo, lo dichiararono «teste a disposizione» e quindi lo trattennero per dieci giorni nelle celle di sicurezza della caserma.

Comincia da qui l'avventura giudiziaria di Udo Lemke che potete leggere nei documenti che lo riguardano: interrogatori, verbali, deposizioni che trovate qui di seguito.

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